Malattie rare: Amgen completa l’acquisizione di Horizon Therapeutics per 27,8 miliardi

Amgen conferma il suo impegno nel campo delle malattie rare. La biotech americana ha annunciato il completamento dell’acquisizione di Horizon Therapeutics per 27,8 miliardi di dollari (pari a un controvalore di 116,50 dollari per azione).

“È un momento importante per noi: diamo il benvenuto in Amgen ai dipendenti di Horizon e iniziamo a lavorare insieme per rispondere alle urgenze dei pazienti affetti da gravi malattie” ha dichiarato Robert Bradway, presidente e Ceo di Amgen. Con l’integrazione di Horizon diamo un nuovo slancio al nostro core business e rafforziamo ulteriormente la leadership di Amgen in una più ampia gamma di aree terapeutiche”.

L’obiettivo dell’acquisizione

Questa acquisizione, riporta una nota della società, mira all’ampliamento del portfolio di terapie di Amgen, potenziare gli investimenti in ricerca & sviluppo al fine di creare sinergie  con la produzione di farmaci.

A crescere saranno anche gli investimenti in innovazione che, grazie a tale acquisizione, permetteranno ad Amgen di rafforzare la propria pipeline di farmaci di prima qualità, per sviluppare terapie innovative cosiddette “game changer”.

“Questa acquisizione segna l’inizio di una nuova ed entusiasmante fase per Amgen e Horizon, che ci porterà ad esplorare nuove strade per portare inedite soluzioni terapeutiche ai pazienti affetti da malattie rare e gravi. Siamo impazienti di cominciare a lavorare con il team di Horizon in Italia e di unire le nostre aree di competenza” – dichiara Lauri Lindgren, Presidente e Amministratore delegato di Amgen in Italia.

Aspetti finanziari dell’operazione

Dal punto di vista strategico e finanziario l’acquisizione, prosegue la nota, porterà notevoli conseguenze tra cui un incremento dei flussi di cassa che consentiranno il potenziamento degli investimenti in innovazione, rafforzeranno la struttura finanziaria dell’azienda e l’accesso al mercato dei capitali; e un incremento del fatturato: si prevede un impatto positivo sul rendimento per azione a partire dal 2024.