L’atletica oltre gli ostacoli. A Montelupo è possibile

Marras: “I 4mila euro ricevuti serviranno a coprire i servizi dei professionisti”

 

“Superiamol’ostacolo“. Questo il titolo del progetto che è valso il premio “Estra per lo sport“ anche all’Atletica Montelupo, una delle tre vincitrici toscane della terza edizione della Call to Action promossa da Estra Spa, multiutility del settore energia, per sostenere la pratica sportiva senza barriere. “Ringrazio Estra per la generosità, per l’opportunità dataci e per aver apprezzato il nostro progetto, in cui come associazione crediamo fortemente”. Queste le parole di soddisfazione, al momento della consegna del riconoscimento, da parte del presidente dell’associazione della città della ceramica, Ilaria Marras. “L’iniziativa ha visto la luce durante la pandemia, quando su richiesta dell’Asl del nostro territorio abbiamo organizzato un servizio diurno in cui ragazzi con disabilità intellettiva e relazionale potevano fare attività integrata in un contesto di massima sicurezza – aggiunge Marras –. A quell’epoca si trattò di un progetto pilota, attraverso il quale far fare attività con vari strumenti e tecnologie che si interfacciassero tra di loro”.

Il successo dell’iniziativa è stato tale che i genitori dei ragazzi coinvolti hanno chiesto di poterlo continuare da privatista insieme all’Atetica Montelupo.

“Così ci siamo dotati anche di un equipe medica – sottolinea la presidente dell’associazione montelupina – comprendente un logopedista, due psicologici, di cui uno specifico per i casi di autismo, un fisioterapista e un ortottista, da affiancare ai nostri tecnici per promuovere un’attività sportiva incentrata sul correre, saltare e lanciare, in cui da un lato potersi avvicinare alla disciplina sportiva e, dall’altro, fare terapia”.

Attualmente sono diciassette i ragazzi, minori e adulti, che continuano questo progetto al mattino dalle 8 alle 13, mentre sono circa settanta, invece, quelli che vengono seguito nel pomeriggio dalle 15 alle 20. “Con alcuni di loro agiamo in contesti integrati, mentre chi non è in grado viene seguito individualmente – conclude Marras –. Mi piace sottolineare come i quattro mila euro di questo premio serviranno a coprire le spese relative al servizio dei professionisti, lasciando quindi a carico delle famiglie soltanto una quota irrisoria per la partecipazione all’attività”. Un altro bel esempio, insomma, di come attraverso lo sport sia possibile portare avanti progetti di inclusione sociale.