Le terapie digitali e i benefici del Progetto di vita personalizzato
In occasione del quarto appuntamento di “OMaR Incontra”, una rubrica a cadenza bisettimanale nel corso della quale saranno intervistati i Parlamentari della XIX Legislatura su temi di interesse nell’ambito delle malattie rare, Osservatorio Malattie Rare ha intervistato il Sen. Ignazio Zullo, membro della Commissione X “Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale” del Senato della Repubblica (clicca qui o sull’immagine dell’articolo per guardare l’intervista-video). Il Sen. Zullo ha espresso il proprio punto di vista su due tematiche che in futuro potranno avere un’importante influenza sul mondo delle malattie rare: l’impiego delle terapie digitali e i benefici della redazione di un Progetto di vita individuale personalizzato per le persone con disabilità.
Le terapie digitali (o Digital Therapeutics, DTx) sono interventi terapeutici in cui un software prende il posto del principio attivo di un farmaco, e possono integrare o sostituire le terapie tradizionali. Di recente, la politica italiana ha mostrato un’apertura su questo tema, attraverso la nascita dell’Intergruppo Parlamentare Sanità Digitale e Terapie Digitali e la presentazione di una proposta di legge recante “Disposizioni in materia di terapie digitali” a prima firma dell’On. Loizzo.
Con l’avvento di questa nuova tipologia di terapia sorge spontaneo chiedersi quale ruolo potranno svolgere le DTx nella vita dei pazienti e, in particolare, in quella delle persone affette da una patologia rara: “Il campo delle malattie rare è un campo molto vasto, molto spesso caratterizzato da percorsi terapeutici molto lunghi. Proprio per questo motivo, le terapie digitali possono benissimo adattarsi anche alla cura e alla riabilitazione di esiti o postumi di patologie rare che non sarebbero altrimenti controllabili attraverso farmaci di tipo tradizionale”. Queste le parole del Senatore Ignazio Zullo, il quale non vede ostacoli all’introduzione di queste nuove terapie ma sottolinea la necessità di comprenderne al meglio “il profilo di efficacia, efficienza e sicurezza”.
Nel corso dell’appuntamento di “OMaR Incontra”, il Sen. Zullo si è anche soffermato sulla legge-delega sulla disabilità (227/2021), entrata in vigore il 23 dicembre 2021 e, più nello specifico, sul tema del Progetto di vita individuale personalizzato e partecipato, affermando che “quando siamo di fronte a delle patologie croniche invalidanti, la persona va valutata nella sua interezza. Occorre assicurare alla persona interventi di assistenza sanitaria ma anche interventi di protezione sociale”, e aggiungendo che fornire una valutazione multidimensionale dei bisogni di una persona è, ad oggi, “qualcosa di cui è impossibile fare a meno”.