Malattie rare, al via il 10 novembre il settimo festival cinematografico “Uno Sguardo Raro”

Un’edizione ricca di novità, con 50 opere in programmazione, 35 Paesi partecipanti, 3 sezioni di gara e 20 premi in palio

Al via la VII edizione di Uno Sguardo Raro – RDIFF, il primo festival internazionale di cinema che seleziona e promuove le migliori opere video provenienti da tutto il mondo che affrontano le sfide della vita con una malattia rara o una condizione di diversità. Il Festival è stato uno dei primi progetti culturali che, grazie al cinema, ha iniziato a scardinare gli stereotipi e il muro di isolamento che accompagna chi vive una condizione di fragilità legata alle malattie rare e alla disabilità.

L’edizione 2022, che si tiene dal 10 al 22 novembre, è ricca di novità. Il Festival inaugura la VII edizione a Berlino con la partecipazione di ACHSE, la Federazione della Associazioni di malattie rare tedesca. Poi la manifestazione riparte da Roma con appuntamenti in diversi luoghi: il 13 alla Casa del Cinema, il 14 novembre alla Biblioteca Goffredo Mameli, il 15 al Policlinico Gemelli Sala Cinema in collaborazione con MEDICINEMA, il 16 all’Istituto Cine Tv R. Rossellini; il 18 e 19 torna alla Casa del Cinema per la proiezione delle opere finaliste e il 20 per le premiazioni. Il Festival si conclude il 22 a Milano presso la Sala Cinema Ospedale Niguarda, sempre in collaborazione con MEDICINEMA, con un programma di proiezione dei migliori corti partecipanti alle varie edizioni.

Per la prima volta, quest’anno ci saranno in gara anche i lungometraggi, mentre le sezioni in gara sono 3: Play, in cui concorrono corti nazionali, internazionali, di animazione, documentari e che prevede un premio di 500 euro per ogni categoria; Patient Advocacy, dedicata alla comunicazione del Terzo settore, del mondo dell’Associazionismo e della Comunicazione Pubblica in Sanità; Lab, la sezione dedicata alla scrittura creativa e per il cinema.

50 le opere in programmazione provenienti da 35 Paesi, tra gli altri: Iran, Stati Uniti, Canada, Iraq, Turchia, Francia, Germania e tanta Italia. Storie di vite che viaggiano su binari diversi, che si confrontano con il quotidiano utilizzando abilità trasversali e creatività, perché quello che per gli altri è semplice e naturale per altri può essere invece complesso e difficile.

Viva e di grande qualità è la partecipazione delle opere italiane, con protagonisti d’eccezione come, tra gli altri, Neri Marcoré, Renato Carpentieri, Leo Gullotta, Massimo D’Apporto, Francesco Gheghi, Beniamino Marconi, Euridice Axen, Denise Tantucci, Lucia Batassa, solo per citarne alcuni.

Più di 20 i premi in palio per questa edizione, assegnati da 6 diverse Giurie. Si confermano gli storici Premi USR – HEYOKAdedicato al tema dell’inclusione e dell’empatia, USR – PA SOCIAL che premia i progetti di Comunicazione in Sanità, USR – FERPIdedicato alle opere dei Comunicatori del Terzo settore, a cui si aggiungono altri 3 premi molto importanti, concretizzati grazie a dei partner storici della manifestazione USR – ASSOCIAZIONI, in collaborazione con UNIAMO FIMR onlus, dedicato alle opere realizzate del mondo delle associazioni, USR-TELETHON che schiude le porte ai percorsi e successi della ricerca e USR – O.Ma.R. che verrà assegnato a una fiction televisiva che ha trattato il tema delle malattie rare e complesse.

“Con le nuove sezioni abbiamo potuto raddoppiare le possibilità di proiezioni e premi, e molti più cortometraggi e storie, rispetto al passato, trovano oggi il loro spazio all’interno della manifestazione”, aggiunge Claudia Crisafio, Direttore Artistico e Creativo del Festival. “Ogni corto, ogni storia che partecipa al nostro Festival dimostra che le persone affette da malattie rare, che convivono con una disabilità o, semplicemente più fragili, sono parte integrante della nostra società e hanno bisogno del loro spazio.”

Una Giuria di Qualità, formata da professionisti del cinema e della televisione insieme a membri della comunità dei malati rari, del mondo della comunicazione, dello sport, della sanità e dell’istruzione, selezionerà, tra le opere preselezionate dalla Giuria tecnica, i finalisti e i vincitori per ogni categoria. A questa si aggiunge una Giura popolare che vota online il suo cortometraggio preferito. Le votazioni del pubblico saranno aperte a tutti gli utenti che si connetteranno alla piattaforma unosguardoraro.tv e si registreranno per vedere i finalisti e votarli.

Nato nel 2016 come rassegna cinematografica, nel corso di sei edizioni il Festival si è via via arricchito di nuove proposte, fino a diventare un atteso appuntamento internazionale in cui il cinema si fa strumento potente in grado di rendere reali condizioni di malattia spesso conosciute solo in modo astratto e stereotipato. Sullo schermo scorrono storie di vite che viaggiano su binari diversi, che si confrontano con il quotidiano utilizzando abilità trasversali e creatività, perché quello che per gli altri è semplice e naturale per altri può essere invece complesso e difficile. Oggi Il Festival accoglie opere che parlano anche di diversità in generale e di inclusione.

Nel corso delle sei precedenti edizioni sono stati visionati 3.000 corti da oltre 120 Paesi con 55 premi assegnati, realizzate 20 collaborazioni, aggiunte nuove sezioni e 2 corti in produzione. Nella sola edizione 2021, agli eventi del Festival hanno partecipato un totale circa di 800 spettatori presenti, 600 utenti che hanno votato sulla piattaforma unosguardoraro.tv e quasi 12.000 persone che hanno seguito il programma dai social.

La VII edizione di UnoSguardoRaro RDIFF ha ricevuto la Medaglia della Presidenza della Repubblica e i Patrocini del Ministero della Cultura, Regione Lazio, Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, Biblioteche di Roma, EURORDIS, RAI Documentari; è realizzato in collaborazione con Casa del Cinema di Roma, IISS Cine TV Rossellini, Fabbrica Artistica, FERPI, Heyoka, IFO Regina Elena e San Gallicano, Mediaduemia Osservatorio Tuttimedia, MediCinema Italia, Osservatorio Malattie Rare, PA Social, Radio Aidel 22, Scuola Holden, Telethon, UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare; ha ricevuto il contributo non condizionato di APR Applied Pharma Research, SOBI e Takeda.