Treviso, Ainzara muore a 4 anni per una malattia rara

Si è spenta a soli 4 anni la piccola Ainzara De Bastiani, mancata all’affetto dei cari a causa di una malattia rarissima e incurabile che l’attanagliava fin dalla nascita

Mamma Gianna e papà Fabrizio cercano di darsi forza, sorretti da messaggi di cordoglio della comunità intera, sapendo che «quelli che amiamo non vanno via, camminano accanto a noi, non visti ma sempre vicini», come hanno voluto scrivere nell’epigrafe della loro piccola «sorgente di luce», significato del nome Ainzara. Il «sole» dei nonni Iva, Sante, Adriana e Piero, della bisnonna Jole e degli zii Filippo e Laura, ha lottato fino all’ultimo contro una malattia le cui cure si sono rivelate inutili, con la voglia di vivere tipica di una bambina e il coraggio di un adulto.«Diciamo grazie a Dio che ci ha concesso Ainzara in questi anni», confida papà Fabrizio al parroco di San Giacomo di Veglia Don Giulio Fabris, che oggi, 3 novembre, alle 15 , ha accompagnato i parenti tutti verso l’ultimo viaggio della loro bimba dalla chiesa parrocchiale di San Giacomo al cimitero della frazione vittoriese.

Il trapianto e i tentativi di cura

La notizia della scomparsa ha sconvolto l’intero comune: «il cordoglio della città c’è tutto – dice Antonio Miatto, Primo Cittadino del Comune di Vittorio Veneto – non possiamo che essere vicini alla famiglia. La morte di una bambina fa pensare che il mondo non sia giusto e ci stringe il cuore». I genitori hanno voluto omaggiare l’equipe dell’ospedale pediatrico di Padova scegliendo di devolvere le offerte alle loro ricerche. Poche settimane prima della sua morte, sopraggiunta il 30 ottobre, le condizioni di salute della bimba erano peggiorate all’improvviso, ragion per cui era stata ricoverata proprio in quella Pediatria padovana dove i medici la seguivano da quando era nata. Medici e infermieri hanno tentato ogni cura, tra cui un trapianto, anche questo rivelatosi insufficiente. Poco dopo la sua morte il parroco si è recato personalmente a casa della famiglia De Bastiani per portare la vicinanza di tutta la comunità vittoriese in un momento tanto drammatico.