Solidarietà su due ruote L’avventura di Aleck attraverso l’Europa da Bolzano alla Turchia

Duemila chilometri in sette Paesi diversi per il giovane montignosino. All’arrivo un mese di volontariato con ’Little prince academy’. “Ho deciso di raggiungere l’Anatolia dopo altri viaggi di questo genere”.

Duemila chilometri di strade attraverso sette paesi diversi in sella a una bicicletta. È l’impresa di Aleck Martinelli, ventottenne montignosino che oggi partirà da Bolzano alla volta della Turchia, dove ha in programma di effettuare un mese da volontario con l’associazione della Cappadocia, Little Prince Academy, che si occupa di aiutare bambini con disabilità grazie a laboratori e attività a contatto con gli animali e la natura. Un’idea, quella di raggiungere l’Anatolia in bicicletta, nata dopo altri viaggi simili che Aleck ha fatto nel corso della sua vita, e un obiettivo, aiutare gli altri, di cui ha fatto il proprio lavoro in Italia.

“Sono un educatore nelle scuole per bambini con disabilità – ha raccontato Aleck poche ore prima della partenza –. Negli anni ho avuto modo di intraprendere viaggi simili: ho girato molto a piedi quando sono stato in Islanda, ho raggiunto l’Italia in bicicletta partendo dalla Germania. Tutti viaggi piuttosto brevi, ma che hanno fatto nascere in me la passione per questo tipo di avventure. Adesso volevo provare l’esperienza di farne uno un po’ più lungo. L’idea iniziale, in realtà, era quella di partire per il Costa Rica e di passare un anno fra il Centro e il Sud America, ma non avendo mai fatto viaggi del genere ho preferito rimanere più vicino così da capire quali sono le necessità che un viaggio di questo tipo richiede e che potranno servirmi in futuro”.

Il programma è quello di percorrere un centinaio di chilometri al giorno, passare la notte in tenda e ripartire, così da arrivare ad Istanbul fra poco più di venti giorni. “Ho tempo fino al 25 maggio per raggiungere la Cappadocia – ha spiegato –, quindi il tempo c’è anche in caso di imprevisti. Una volta in Turchia avrò la necessità di fare spostamenti più rapidi, quindi la bici penso di regalarla all’associazione e di tornare in Italia in aereo una volta terminato il primo mese di volontariato. Tuttavia, sono in contatto anche con un’altra associazione turca che si occupa di tartarughe marine, quindi c’è la possibilità che rimanga là per altro tempo”.

Un viaggio, il suo, che Aleck vorrebbe diventasse fonte di ispirazione per altre persone, nella speranza “di riuscire a trovare aiuti per quelle piccole associazioni che operano in quei territori. Aiuti non solo economici, ma anche da parte di persone che, avendo un mese libero, possano decidere di utilizzarlo per fare del volontariato anziché la solita vacanza”. Per poter arrivare a quante più persone possibili Aleck ha quindi aperto una propria pagina Instagram (Wanderaleck) dove condividerà con i propri followers foto e aggiornamenti quotidiani sulla sua esperienza.

“La fotografia è un’altra mia grande passione e in questo viaggio ho modo di coltivarla, riuscendo ad unirla al volontariato. La Grecia e la Turchia, in particolare la regione della Cappadocia, hanno paesaggi mozzafiato e al contempo sono zone in cui sono attive numerose associazioni di volontariato”.