Prosegue da tutta l’Umbria la gara di generosità per Margherita, la mamma coraggio di un adolescente afflitto da una malattia rara e devastante: la Lafora, patologia neurologica degenerativa di cui si conoscono al momento 25 casi in Italia, 300 nel mondo.
Succede al Frontone, dove la direzione ha introdotto nel cartellone di luglio il film ” Dammi una mano” (mai titolo e tema trattato dalla pellicola fu più azzeccato), della regista umbra Raffaella Covino. L’intero incasso della serata, come i proventi del cocktail party, sono stati devoluti all’associazione malattie rare Mauro Baschirotto Onlus, sezione umbra progetto Lafora, mobilitata per sostenere la ricerca e arrivare alla stesura di un protocollo sanitario universale per la cura di questa malattia genetica. L’ambizione di mamma Margherita, come più volte ha infatti raccontato, è quella di organizzare un workshop a Perugia e ad Assisi, chiamando a raccolta scienziati e genetisti da tutto il mondo. Obiettivo: la redazione della ” carta assisana”, protocollo per la terapia della Lafora.
Alla serata, oltre alla regista Covino, e una platea di 250 persone (all’aperto, distanziate e provviste di mascherine), era presente anche il vicesindaco e assessore alla scuola Gianluca Tuteri.