Contrassegno invalidi, rinnovo tra ostacoli: come funziona la Disability Card

Sign of disabled car person

Il ministero per le Disabilità fa chiarezza: la «Carta europea disabilità» si può usare per certificare condizioni di invalidità presso uffici pubblici (sostituisce certificati cartacei e verbali) e anche per il rilascio/rinnovo del pass per il parcheggio

l «Contrassegno Unificato Disabili Europeo» (CUDE) o «contrassegno di parcheggio per disabili» è un apposito permesso che serve ad agevolare la mobilità delle persone con disabilità, poiché consente la circolazione delle auto, da loro utilizzate, anche in zone a traffico limitato e la sosta in spazi appositamente riservati. Viene rilasciato dal Comune di residenza ai non vedenti e ai titolari dello stato di invalidità civile o di handicap (Legge 104, art. 3 comma 3) che hanno anche un altro requisito, ovvero la «capacità di deambulazione sensibilmente ridotta o impedita» .

La segnalazione

Racconta al Corriere Salute un lettore di Potenza, Salvatore Marcantonio, 80 anni: «Devo rinnovare il “pass disabili” scaduto, quindi ho esibito agli impiegati del Comune la “Carta europea della disabilità” (o “disability card”) rilasciata dall’Inps, che certifica sia la mia condizione di disabilità grave e non soggetta a visita di revisione ( le mie condizioni gdi salute non possono migliorare) sia di avente diritto al contrassegno che ora devo rinnovare. Ma non l’hanno accettata e mi hanno chiesto una nuova certificazione medica che deve rilasciare l’ufficio medico-legale dell’Asl di Potenza. Il Comune, però, è già in possesso, sin dal primo rilascio del contrassegno, della documentazione sanitaria che attesta la mia invalidità per patologie che non sono sottoposte a visita di revisione; inoltre, dal 2018, in Basilicata le funzioni di accertamento dei requisiti di invalidità sono affidate all’Inps, lo stesso ente che ha rilasciato la disability card».

I costi della burocrazia

Il signor Marcantonio chiede più volte agli impiegati del Comune di applicare le norme in vigore sulla Disability Card, un documento che viene rilasciato dall’Inps – previa domanda – a persone con invalidità e/o disabilità gravi certificate e consente sia di certificare la propria condizione di disabilità presso gli uffici pubblici senza dover esibire certificati cartacei o i verbali di invalidità rilasciati dalla Commissioni medico-legali, sia di accedere a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o a tariffe agevolate. «Ho insistito più volte protestando contro questi inutili passaggi burocratici – dice – . Hanno risposto che si attengono alla procedura tradizionale per il rinnovo del pass disabili; ma, se esistono nuove leggi che servono a semplificare la vita di chi ha una disabilità , perché non vengono applicate? Ho sollevato la questione affinché altre persone con disabilità gravi non incorrano in queste situazioni, ovvero essere costretti a fare i conti anche con la burocrazia, oltre che a spendere soldi inutilmente; costa 40 euro, infatti, un certificato rilasciato dal medico di famiglia che, peraltro, non riceve dalle Commissioni medico-legali il verbale di invalidità».

La risposta del ministero per le Disabilità

Corriere Salute ha chiesto di fare chiarezza al ministero per le Disabilità, che ha risposto ribadendo che: «Ai sensi dell’articolo 6 del DPCM 6 novembre 2020 “Definizione dei criteri per il rilascio della Carta europea della disabilità in Italia”, i titolari della Carta possono ottenere le agevolazioni previste semplicemente “esibendo la stessa, senza ulteriori formalità o richieste da parte delle amministrazioni dello Stato dei soggetti pubblici e privati che hanno sottoscritto le convenzioni, salvo la verifica della titolarità della Carta”. La Carta Europea della Disabilità può quindi essere utilizzata per certificare la propria condizione di disabilità presso gli uffici pubblici, sostituendo a tutti gli effetti i certificati cartacei e i verbali».

Gli uffici comunali possono verificare i requisiti

Rispetto alla segnalazione del lettore, poi, il ministero per le Disabilità precisa che «la Disability card può essere esibita, in sostituzione delle altre certificazioni, anche ai fini del rilascio d el Contrassegno CUDE . Su autorizzazione del richiedente, infatti, i competenti Uffici comunali hanno la possibilità di utilizzare la Carta per verificare, con procedura telematica, il tipo o il grado di disabilità e, quindi, la sussistenza o meno dei requisiti necessari ai fini del rilascio o del rinnovo del CUDE. Si realizza, in questo modo, – sottolinea ancora il ministero della Disabilità – una semplificazione negli adempimenti, coniugando il principio dell’inclusione e della tutela dei diritti delle persone con disabilità con quello dell’efficienza e del b uon andamento dell’azione amministrativa».

Semplificare la vita a chi ha una disabilità

Ad oggi, a seconda del Comune in cui si risiede – anche della stessa Regione -, si usufruisce oppure no di misure che rendono meno complicata la vita delle persone con disabilità e dei loro familiari. Dice ancora il ministero per le Disabilità al Corriere Salute: «Siamo consapevoli dell’esistenza di talune difformità nel riconoscimento della Carta a livello locale e stiamo lavorando, su più fronti, per superarle. A questo scopo, il Ministro ha già rappresentato alle competenti Commissioni di Camera e Senato, nel corso delle audizioni sulle linee programmatiche, l’intenzione di ampliare il campo di applicazione della Carta a livello nazionale».