Formazione e inclusione lavorativa per giovani con disabilità e/o malattie rare

Si chiama “Noi e la disabilità” ed è un progetto rivolto a venti persone tra i 18 e i 40 anni, residenti nella Provincia di Roma, con disabilità e/o affetti da una malattia rara, che potranno presentare la propria domanda entro il 10 maggio

A promuoverlo sono l’Associazione romana Pubblica Assistenza Praesidium, in collaborazione con l’Associazione ANANAS e con un finanziamento della Regione Lazio. L’iniziativa punta alla formazione e all’inclusione lavorativa e sociale dei partecipanti, fornendo loro anche l’occasione di vivere una prima esperienza lavorativa presso aziende del territorio

Immagine della locandina della terza Conferenza Regionale dell’Emilia Romagna sull’Inclusione delle Persone con Disabilità (Bologna, 18-19 giugno 2018)

Realizzazione grafica elaborata in occasione di un evento dedicato all’inclusione delle persone con disabilità

Si chiama Noi e la disabilità ed è un progetto promosso dall’Associazione Pubblica Assistenza Praesidium di Roma, in collaborazione con l’ANANAS (Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi Amicizia e Solidarietà), finanziato dalla Regione Lazio nell’àmbito del bando Comunità Solidali 2020. Punta alla formazione e all’inclusione lavorativa e sociale dei giovani con disabilità e/o affetti da malattie rare, fornendo loro un’occasione per imparare a come entrare nel mondo del lavoro, come cercarlo, come presentare una domanda, come affrontare una selezione, dando inoltre la possibilità di vivere una prima esperienza lavorativa presso aziende del territorio.

Rivolta a venti persone tra i 18 e i 40 anni, residenti nella Provincia di Roma, con disabilità e/o affetti da una malattia rara, che potranno presentare la propria domanda entro il 10 maggio, l’iniziativa si comporrà di due distinti interventi, il primo dei quali riguarderà la formazione, il tirocinio e l’inserimento lavorativo presso aziende, cooperative ecc., «con l’obiettivo – come spiegano i promotori – di offrire ai soggetti gli strumenti necessari per promuovere l’autonomia personale e sociale, finalizzata alla formazione per un eventuale inserimento e/o reinserimento lavorativo attraverso la conoscenza delle reti e delle offerte del territorio; di sviluppare e promuovere interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro (Legge 68/99 e successive modifiche); di attivare un percorso individuale di recupero finalizzato all’autonomia personale, rispondente alle capacità fisiche della persona, alle proprie risorse e all’acquisizione di modalità lavorative anche all’interno di un gruppo».

Il secondo intervento, invece, consisterà nella creazione di uno sportello gestito da persone con disabilità, in seguito all’attivazione di un percorso individuale finalizzato all’autonomia personale, rispondente alle proprie capacità e risorse personali (attitudini, aspirazioni, capacità ed interesse) e all’acquisizione di modalità lavorative anche all’interno di un gruppo. Tale sportello dovrà essere un punto di riferimento per gli aspetti normativi, legali, sanitari e fiscali, per la scuola e la formazione professionale e per la tutela lavorativa (attività di consulenza), oltreché di sostegno alle famiglie e di sensibilizzazione delle strutture e degli enti competenti alla presa in carico dei bisogni segnalati. (S.B.)